La leggenda del salice

e la nascita del Ju-Jitsu.

Esisteva un tempo un medico di nome Shirobei Akiyama specializzato in medicina tradizionale e metodi di rianimazione.

Quest’uomo, nel suo percorso di vita, fu anche studioso di tecniche di combattimento del suo tempo che, grazie ai suoi numerosi viaggi compiuti nella via della conoscenza medica, riuscì sempre più ad arricchire e approfondire.

Egli durante il suo periodo di ricerca e conoscenza medica, a causa di problemi e insuccessi avuti nel corso dei propri studi, cadde in un profondo e pesante sconforto che lo portò a ritirarsi in meditazione nel tempio di Daifazu, a pregare il Dio Tayunin, affinché potesse migliorare e ritrovare l’ispirazione. Tale periodo durò circa cento giorni. Fu proprio durante la sua permanenza in quel tempio che Shirobei Akiyama ebbe l’ispirazione giusta per la creazione del principio che fondò l’Arte del Ju-Jitsu (al principio Jiu-Jutsu).

Il fatto che fece scaturire la cosa avvenne in un giorno durante una abbondante nevicata, quando, guardando il giardino imbiancato il medico fu colpito da un particolare che attirò la sua attenzione. Egli osservò come sotto il peso della neve, i rami degli alberi più robusti e forti si rompevano con una certa facilità, mentre, scorgendo lo sguardo, notò un albero rimasto perfettamente intatto, era un SALICE. La differenza con tutti gli altri alberi era data dal fatto che ogni volta che il peso della neve minacciava di romperlo, questo portava i suoi lunghi rami flessibili a fare un movimento che lasciava cadere la neve per poi riprendere la propria posizione iniziale.

Questo fatto impressionò molto il medico che intuendo l'importanza del principio della “non resistenza” lo applicò alle tecniche di combattimento che aveva studiato sino ad allora, dando così origine ad una delle più antiche scuole di Ju-Jitsu della storia, la <<Hontai Yoshin Ryu>> e cioè la Scuola dello spirito del salice.

Tale scuola è tuttora esistente e tramanda nei secoli le varie tecniche di combattimento a mani nude e con armi.